Cattolici di tradizione bizantina. Identità della Chiesa greco-cattolica ucraina

Da quali Chiese è formata la Chiesa cattolica?

La Chiesa cattolica è formata da 24 Chiese particolari (sui iuris) ovvero le Chiese che hanno un proprio diritto e un rito liturgico proprio. La più grande e numerosa è la Chiesa latina, la quale mantiene la piena comunione con le 23 Chiese di rito orientale. A capo delle Chiesa cattolica e quindi anche delle Chiese orientali cattoliche sta il Papa. La Chiesa greco-cattolica ucraina è una delle Chiese orientali cattoliche.

Cosa si intende per tradizione e rito?

 Secondo il Diritto Canonico delle Chiese Orientali ogni singola Chiesa ha il proprio rito liturgico che trova la sua origine in una delle grandi tradizioni orientali. Le principali ”tradizioni” sono: Alessandrina, Antiochena, Armena, Caldea e Costantinopolitana (Bizantina). Da quest’ultima traggono origine tutti i riti bizantini locali praticati dalle singole Chiese orientali cattoliche della tradizione bizantina.

Invece per ”rito” si intende il patrimonio liturgico, teologico, spirituale e disciplinare, che nel caso della Chiesa greco-cattolica ucraina si chiama rito bizantino-ucraino perché contiene le particolarità locali dovute al proprio sviluppo storico-liturgico.

Cosa si intende per rito bizantino-ucraino?

Il rito ”bizantino-ucraino” è un rito liturgico che discende dalla tradizione bizantina spesso comunemente detta tradizione greca, che è il complesso di cerimonie e di orazioni che ebbero origine, almeno nel suo massimo sviluppo, a Bisanzio, ossia a Costantinopoli (l’odierna Istanbul) e successivamente pervenne sul territorio dell’odierna Ucraina , dove subì dei cambiamenti. Nel X sec. il rito venne celebrato nella lingua slavo-ecclesiastica che ancora oggi si considera la lingua tradizionale per la liturgia della Chiesa greco-cattolica ucraina, anche se in pratica si usa la lingua ucraina.

Talvolta la tradizione bizantina viene chiamata “rito ortodosso”, ma tale denominazione non è corretta, poiché la tradizione bizantina da una parte è alle base dei riti propri di numerose Chiese cattoliche orientali e dall’altra parte non tutte le Chiese ortodosse sono della tradizione bizantina ed usano il rito bizantino (ad esempio la Chiesa ortodossa copta).

 

Quali sono le principali differenze fra la tradizione romana e quella bizantina?

Le principali differenze concernono:

  • Il tempio (chiesa); gli abiti e i vasi sacri; le forme esterne del culto;
  • La Divina Liturgia Eucaristica, ovvero la Messa;
  • L’amministrazione e recezione dei Sacramenti;
  • Il calendario liturgico e le feste;
  • Benedizioni, devozioni ed ufficiature liturgiche.

Come si fa il segno della croce nel rito bizantino-ucraino?

Il segno della croce si fa unendo il pollice, l’indice ed il medio della mano destra in segno dell’unità della Santissima Trinità. Le altre due dita vengono richiuse nel palmo e simboleggiano le due nature di Cristo (natura divina e natura umana). La dita, piegate in tal modo, si portano alla fronte, dicendo le parole: Nel nome del Padre; al petto, dicendo: e del Figlio; alla spalla destra, dicendo: e dello Spirito Santo, e alla spalla sinistra, dicendo: Amen.

É vero che і sacerdoti della tradizione bizantina possono sposarsi?

NO! Solo gli uomini già sposati, dopo aver compiuto in precedenza gli studi di filosofia e teologia, possono essere ordinati per compiere il servizio diaconale o presbiterale. Una volta diventato diacono non sposato, il presbitero della tradizione bizantina non può sposarsi essendo già prete. Se lo fa viene subito sospeso dal suo servizio sacerdotale ed escluso dal clero.  Il vescovo nella tradizione bizantina viene scelto esclusivamente tra il  clero non sposato.

 Le differenze nelle tradizioni non creano alcuna divisione nella Chiesa cattolica, anzi attestano l’unità dei membri della Chiesa nella varietà del culto esterno.

Cosa si intende per Chiese cattoliche orientali?

Le Chiese cattoliche orientali sono le Chiese particolari in piena comunione col Pontefice romano che conservano le proprie tradizioni cristiane orientali in merito alla spiritualità, alla liturgia, alla normativa canonica e disciplinare e a qualche sottolineatura teologica. Le Chiese cattoliche orientali, insieme alla Chiesa latina, formano la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica.

 Identità della Chiesa greco-cattolica ucraina?

La Chiesa greco-cattolica ucraina è una Chiesa della tradizione bizantina che è in piena comunione con la Chiesa di Roma ed è considerata una Chiesa sui iuris nell’ambito della Chiesa cattolica.

La storia della Chiesa greco-cattolica ucraina ha inizio nel X secolo  e proviene dalla Metropolia di Kyїv (una specie di provincia ecclesiastica), allora una parte del Patriarcato di Costantinopoli.

Con la interruzione, nel 1054, della comunione tra la Sede Apostolica di Roma e il Patriarcato di Costantinopoli, la Metropolia di Kyїv, in seguito, si trovò separata dalla Chiesa universale.

Nel 1596 il Metropolita di Kyїv, Mykhailo Rogoza, 5 vescovi e 3 archimandriti, si riunirono con la Chiesa di Roma. L’unione venne chiamata ”l’Unione di Brest”.

Il nome “Chiesa greco-cattolica” fu dato nel 1774 da parte del governo Austro-ungarico e dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria per distinguere la Chiesa cattolica ucraina dalla Chiesa romana cattolica e dalla Chiesa armeno cattolica, presenti sul territorio dell’Impero. Così la parola “greco”, nel titolo della Chiesa, indica la tradizione (cioè la Chiesa della tradizione bizantina) e la parola “cattolica” afferma che la Chiesa ucraina è in comunione con il Vescovo di Roma, ovvero fa parte della Chiesa cattolica Universale. La sede del Primate della Chiesa greco-cattolica ucraina, che ha il titolo di Patriarca, è la città di Kyїv, la capitale dell’Ucraina. Il numero dei fedeli è di circa 5 milioni di persone e l’11% di tutti i credenti in Ucraina sono greco-cattolici.

Quale posto occupa questa Chiesa tra le Chiese orientali cattoliche?

La Chiesa greco-cattolica ucraina è la più grande delle Chiese cattoliche orientali. Essa abbraccia 16 eparchie (diocesi) in Ucraina e 20 eparchie che sono fuori dal territorio nazionale: 3 in Polonia, 5 in Canada, 4 negli Stati Uniti, 2 in Brasile, 1 che include l’Australia e la Nuova Zelanda, 1 in Argentina, 1 che include Francia, Belgio, Olanda e Lussemburgo, 1 nel Regno Unito, 1 che include Germania, Danimarca, Norvegia e Svezia e 1 in Italia. In tutto il mondo il servizio pastorale viene svolto da più di 3000 sacerdoti e da 52 vescovi della Chiesa greco-cattolica ucraina.


Esarcato Apostolico per i cattolici ucraini di rito bizantino residenti in Italia.

L’11 luglio 2019 è stata annunciata la decisione di Papa Francesco di istituire un Esarcato Apostolico per i cattolici ucraini di rito bizantino residenti in Italia. Questa unità territoriale ecclesiastica copre l’intero territorio d’Italia. La cura spirituale di circa 70.000 fedeli, uniti in 146 comunità, è svolta da più di 60 sacerdoti. La cattedrale e sede dell’Esarcato Apostolico è la chiesa parrocchiale dei Santi Sergio e Bacco a Roma.

Il 24 ottobre 2020 il Santo Padre Francesco ha nominato Esarca Apostolico per i cattolici ucraini di rito bizantino residenti in Italia il S. E. R. Mons. Dionisio Lachovicz, OSBM, trasferendolo dalla sede titolare di Egnatia.

Excursus storico

All’inizio, negli anni «90, la formazione di comunità ucraine in diverse città d’Italia sembrava molto disorganica e aveva carattere familiare (si riunivano i familiari) o di bazar (si radunavano gli ucraini nella parte della città dove arrivavano i pullman dall’Ucraina). Rendendosi conto della necessità della cura spirituale degli ucraini, la Chiesa Greco-Cattolica Ucraina ha iniziato a curare la formazione delle comunità ecclesiali nelle principali città italiane, alle quali, in accordo con l’episcopato italiano, è stata data l’opportunità del servizio di culto nelle chiese cattoliche romane. Le premesse per tali azioni della Chiesa erano abbastanza buone, considerato che esistevano a Roma due collegi ucraini dove studiavano seminaristi e sacerdoti, i quali sostenevano volentieri l’idea di una guida spirituale per gliucraini in Italia. La presenza della Chiesa è divenuta un fattore di consolidamento del popolo ucraino e di garanzia per la conservazione della propria spiritualità, cultura e identità.
Leggere ancora: https://esarcato-apostolico-ucraino.it/exarchate/history/

 

 

https://esarcato-apostolico-ucraino.it/

http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_greco-cattolica_ucraina
http://www.risu.org.ua/it/major.religions/greek.catholic/
http://www.russiacristiana.org/ne5_2001/husar1.html
http://www.alleanzacattolica.org/idis_dpf/voci/s_josyf_slipyj.htm